29 febbraio 2012

il fallimento morale di uno stato retto da una bolla PIL


Vanità Montiana

Il fallimento delle riforme è evidente,  liberalizzazione ben lontana dagli standard Europei, e soprattutto un sistema che non funziona, dalle grandi cose quali la salute, welfare alle piccole quali un software per il censimento della  popolazione o altre piccole situazioni.
 Uno sistema raggruppato in caste non coordinato ma soprattutto non più coordinabile. Il giro ormai consolidato dello stesso è potere ammalato, un sistema che pubblica e  denuncia le proprie malattie per lavarsene le mani,  un potere ché sa incolpare di tutto gli altri che poi alla fine sono cittadini sudditi.

demarketin Bocconiano
Sindacati che pur davanti all’evidenza di sfruttamenti e ingiustizie nei confronti di quelli che dovrebbero essere da loro tutelati tacciono e assecondano il potere, nella logica di una ragione superiore che a tutti sfugge quale sia, poiché l'unica ragione evidente è l'avidità dei guadagni  i quali assumono un significato di sfida, quale dichiarazione di un potere che non ha ormai più nulla di democratico ma veste i panni buoni dell'opportunista Monti, il quale, pur di sedere sullo scanno di Roma  fa finta di ignorare una realtà di situazioni mal funzionati e corrotte ingannando così anche l'Europa. Un rettore di una Università che insegnerà ai futuri manager a ignorare e così accettare corruzione e il mal funzionamento dell’organizzazione aziendale e dei servizi. Insomma una scuola di manager  specializzata in demarketing (vedremo quanti studenti stranieri da paesi evoluti verranno a studiare nei prossimi anni in Bocconi).

Quello che spiace è vedere  è che non esiste più una opposizione e non resta che  tacere  digerire questa serie di legnate, di bastonate da sempre inflitte verso il mondo sano e laborioso mentre quelli che hanno sbagliato e continuano a governare godono.

Cosa abbiamo fatto di male per ritrovarci così mal messi? Non cambierà mai?

27 febbraio 2012

frodi transfrontaliere

Troppo spessole vittime di frodi transfrontaliere non hanno nessuno a cui rivolgersi, come riferimento nelle giurisdizioni nazionali le quali non sono in grado di lavorare insieme. I deputati chiedono soluzioni.

14 febbraio 2012

Amianto: Ecco come, con questa sentenza, un popolo una cultura in crisi riesce ancora a produrre del soft power di grande levatura morale e intellettuale


Eternit,  una sentenza che ricomincia a far sperare che gli uomini non siano solo un elemento sacrificabile per “interessi”, danni collaterali al Business,  ma siano da considerare esseri umani.
La questione amianto era conosciuta da tempo ( 1954) ma il potere  ha chiuso e i gli occhi e nella logica del Trickle-down , ha permesso un grande crimine industriale,  la responsabilità  di un comportamento sociale fondato sulla avidità e opportunismo.  
Speriamo che alla responsabilità diretta si affianchi la responsabilità indiretta, non solo morale di coloro che hanno usato l’amianto  ma anche per i sistemi  che non hanno educato i cittadini informandoli del pericolo. Gli Stati i  loro governi,  devono,  nei suoi primari compiti avere la responsabilità di educare secondo scienza in modo chiaro i cittadini, e non nascondergli, nemmeno per una presunta ragion di stato, pericoli per il loro benessere e per la loro qualità di vita, formare la loro cultura e  produrre del soft power di grande levatura morale, intellettuale e di riferimento.
Questo dovrebbe avvenire attraverso i media di Stato e la scuola intesa come educazione statale obbligatoria, con una comunicazione certa e non influenzata da lobby, d’altra parte se i nostri politici guadagnano cifre esagerate è nella logica che guadagnando così tanto non dovrebbero essere corruttibili (!).
Non certo per una logica etnocentrica,  ma immaginiamo  che i raggruppamenti storico sociali visti quali nazioni debbano produrre nel contesto globale il meglio della propria conoscenza per contribuire allo sviluppo nella globalizzazione mondiale.  
L’Italia vanta antiche origini storiche nella forma del diritto Romano  base dello sviluppo della giustizia, sarebbe sufficiente solo eccellere in questo campo per non essere  più declassati. 
Partecipare e riprendere il ruolo della conoscenza  la dignità indipendente e non asservirsi per opportunismo al ricco o al potere, non  difendere i  pochi o il potere,  ma garantire una qualità,  rispetto, una dignità universale a tutti gli esseri umani.  
Dobbiamo staccarci dal essere a supporto di superstizioni legate al potere e rivendicare un ruolo globale quale elemento moderno in cui l’umanità intera può trovare un serio punto di riferimento trasversale, come in questo caso.  

Questo deve comprendere anche inizialmente la flessibilità interpretativa della Costituzione  con una soluzione chiara diversificata e non univoca nel momento dell’opportunistica interpretazione,  pertanto coscientemente diffusa  della sua variabilità in rapporto al trascorre del tempo e al momento di applicazione. 

Se la Giustizia è riuscita in questo difficilissimo compito  con l’amianto non tutte le speranze sono perse.  

Intanto ringraziamo per questo eccellente momento.


12 febbraio 2012

Whitney Houston

Alla luce della tua splendida impossibile  voce,  della tua dolce tristezza,  hai aperto con la tua delicata sensibilità amori passioni momenti indimenticabili accompagnandoli.  Impossibile  che non scenda una lacrima per tanta bellezza.
Soli 46 anni,   30 hanno accompagnato i nostri più intimi momenti .

Ti ricordiamo con le tue parole:

“Whitney Houston - One Moment In Time
testo:

Ogni giorno vivo
Voglio essere un giorno per dare il meglio di me
Sono solo uno, ma non solo
Il mio giorno più bello è ancora sconosciuto
Ho rotto il mio cuore per il guadagno ev'ry
Per assaggiare il dolce, ho affrontato il dolore
Mi alzo e cadono, ma attraverso di essa tutto questo resta molto
Ero

Un momento nel tempo
Quando sono più di quanto avrei pensato che avrei potuto essere
Quando tutti i miei sogni sono un battito cardiaco di distanza
E le risposte sono tutte da me
Dammi un momento nel tempo
Quando sto correndo con il destino
Poi, in quel momento di tempo
Mi sentirò, mi sentirò l'eternità

Vivrò per essere il migliore
Voglio tutto, non c'è tempo per meno
Ho previsto i piani
Ora gettare le chance qui nelle mie mani
Dammi
Tu sei un vincente per tutta la vita
Se cogliere che un momento nel tempo
Fate brillare
Dammi”


Facciamo che il tuo suicidio serva di riflessione sullo stato delle cose sulla qualità della vita nella nostra struttura sociale e sul perché è sempre più colpita da queste scelte estreme che solo un grande dolore possono portare e che  la tua morte non venga manipolata a scopi di superstizione e potere tali da rovinare anche questo bel  e fragile ricordo.




Un grande abbraccio addio  … 

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